martedì 18 febbraio 2014

Teologias Ortodoxa, Protestante e Evangélica (1)



Dialoghi con gli ortodossi calcedonesi e pre-calcedonesi


Dialoghi cattolici-ortodossi e cattolici-ortodossi orientali

Nel 1976, Paolo VI e Atenagora di Costantinopoli, dopo aver cancellata dalla memoria della Chiesa la reciproca scomunica del 1054, crearono una commissione congiunta il cui compito era quello di preparare il dialogo ufficiale. Esso venne annunciato congiuntamente da Giovanni Paolo II e da Dimitrio I, a Istanbul, nel 1979.
Il primo documento ufficiale della Commissione mista è stato dedicato al Mistero della Chiesa e dell’eucaristia alla luce del mistero della santa Trinità. Un secondo documento risale al 1987: Fede, sacramenti e unità della Chiesa. Nel 1988 è approvato il terzo documento, intitolato Il sacramento dell’Ordine nella struttura sacramentale della Chiesa, con particolare riferimento all’importanza della successione apostolica per la santificazione e l’unità del popolo di Dio. Durante questa sessione di lavoro, si decide anche di creare una sottocommissione per studiare la delicata questione delle Chiese cattoliche orientali. E nel 1993 viene approvato il testo L’uniatismo, metodo di unione del passato, e la ricerca attuale della piena comunione (documento di Balamand).
Il dialogo con le Chiese ortodosse di tradizione bizantina, siriana e slava, arenatosi a Baltimora nel 2000 e, con la Chiesa ortodossa russa, nel 2002 dopo l’erezione canonica di quattro diocesi in Russia, si è riavviato nel 2006 a Belgrado e nel 2007 a Ravenna. Nonostante la partenza della delegazione russa per la questione estone, il dialogo è continuato fino a produrre il documento “Conseguenze ecclesiologiche e canoniche della natura sacramentale della Chiesa”. In questo documento, gli ortodossi hanno riconosciuto un livello universale della Chiesa ed hanno ammesso che anche a questo livello esiste un protos, un primate, che può essere soltanto il Vescovo di Roma. Il tema che verrà affrontato nella prossima sessione sarà: Il ruolo del Vescovo di Roma nella comunione della Chiesa nel primo millennio.
Con le Chiese ortodosse orientali, le difficoltà nell’avviare il dialogo sono state minori. Le Chiese ortodosse orientali o non calcedonesi sono quelle che, nel 451, rifiutarono di accettare la forma cristologica del concilio di Calcedonia. Esse sono in tutto cinque: la Chiesa armena, quella sira, quella copta, quella etiopica e quella malankarese (indiana).
Subito dopo il Vaticano II, vi furono scambi di visite tra il Papa e i loro Patriarchi, a partire dal 1967, mettendo in evidenza la comunione spirituale esistente tra le due confessioni cristiane. Dal 1970, le visite saranno anche accompagnate da Dichiarazioni comuni. Nel giugno 1984, una di esse ha anche previsto, tra l’altro, l’ammissione alla comunione dei fedeli dell’altra Chiesa, nei casi di necessità pastorale. Dal 1973, esistono Commissioni miste ufficiali con la Chiesa copta, e dal 1989, con la Chiesa siro ortodossa malankarese. Con la Chiesa assira ortodossa, che si colloca in una situazione di isolamento teologico rispetto a qualunque altra comunione, avendo adottato ufficialmente, nel 484, la cristologia nestoriana, nel 1984, è stata resa una Dichiarazione comune.
La Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese orientali ortodosse ha tenuto la sua seconda riunione a Roma, dal 26 al 29 gennaio 2005. Essa ha studiato alcune questioni relative all’ecclesiologia di comunione: la Chiesa come comunione secondo i Padri della Chiesa; le nozioni di “Chiese sorelle” e “famiglie di Chiese”; le nozioni di “comunione perfetta” e “gradi di comunione”; la relazione tra Chiese particolari e Chiesa universale; gli elementi costitutivi della comunione. L’ultima sessione della Commissione è stata a Damasco dal 27 gennaio al 2 febbraio ed ha discusso su “Natura, costituzione e missione della Chiesa”.
Dal 5 al 9 dicembre 2005 ha avuto luogo in India (Kerala), la riunione annuale della Commissione mista per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese giacobita sira ortodossa e ortodossa sira del Malankar. È stata trattata la questione della storia del Kerala e il tema dell’ecclesiologia di comunione.

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